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MICROPOLVERI IL KILLER CHE COLPISCE SILENZIOSAMENTE

Cara lettrice

ho volutamente usato un titolo forte in questo articolo nell’intento di attirare la tua attenzione su un pericolo silenzioso troppo spesso ignorato ma poi quando emergono i sintomi potrebbe essere tardi per correre ai ripari, e quale professionista, se non ne sei già al corrente devi essere informata per poterti proteggere adeguatamente.

Voglio parlarti del rischio connesso all’inalazione, delle micro polveri durante la ricostruzione unghie e alle possibili soluzioni per proteggersi efficacemente e preservare la propria salute nel tempo. Da considerare che sebbene il rischio maggiore è dato dall’inalazione, vi sono notevoli problematiche date dalla sensibilizzazione cutanea dovuta al continuo contatto con determinate sostanze, esteso anche alle mucose oculari.

Non farò qui un estratto di testi scientifici, non è nemmeno nelle mie competenze, ma quello che ho fatto è stato informarmi in rete su siti autorevoli dove parlano dei danni che subiscono i nostri polmoni, da inalazione delle polveri, che le polveri inalate facciano male lo sappiamo ma volevo vedere se erano stati fatti degli studi in merito al nostro settore specifico e ne ho trovato uno in particolare uno svolto negli Stati Uniti che direi molto interessante, se vorrai leggerlo ne troverai il link in appendice, la versione originale è in inglese ma grazie a i traduttori on line non dovrebbe essere un problema comprenderlo.

Nel mio approfondimento sono capitato nel sito della commissione europea (link in appendice) e parlando di salute e sicurezza dividono i tipi di polveri sostanzialmente in quattro tipi:

  • Polveri da nanomateriali
  • Polveri tossiche
  • Polveri irritanti
  • Polveri infiammabili

Leggendo in dettaglio la loro classificazione risulta che le classi più pericolose possono essere polveri da nano materiale e da tipo tossico che per loro natura possono penetrare facilmente nel circolo sanguigno e diffondersi in tutto il corpo, ma anche le polveri irritanti che possono per esempio derivare dalla manipolazione per esempio di:

farine/granaglie; sostanze bituminose; tabacco; zucchero; carta; alimenti essiccati; cemento; segatura; grani di caffè e tè; nerofumo (contenuto ad es. nel toner per fotocopiatrici/stampanti) e in base allo studio VOC sources and exposures in nail salons: a pilot study in Michigan, USA sicuramente anche dalla lavorazione delle unghie, che in forma concentrata possono essere pericolose per la salute, addirittura cancerogene, da questo emerge un altro fattore di riferimento, il tempo di esposizione, che nient’altro è il lasso di tempo in cui espongo in questo caso i polmoni all’inalazione della sostanza, più alta è l’esposizione più rischiamo di incorrere in patologie.

Parlando di ricostruzione unghie altri rischi sono dati da sensibilizzazione per contatto, può capitare anche in persone non allergiche che dopo vario tempo in cui opera come onicotecnica, si sviluppano a livello cutaneo in particolare alle mani, avambraccio, collo delle irritazioni tali da rendere impossibile il continuo lavorativo, per non parlare di irritazioni oculari.

Cosa puoi fare dunque per ridurre il rischio?

Per la maggior parte dei tipi di polveri, comprese le polveri irritanti, sono stati fissati limiti di esposizione nelle norme relative alla salute e alla sicurezza. Consultare a questo riguardo i documenti nazionali e la normativa UE. La legge obbliga i datori di lavoro a redigere da parte di preposti esperti un documento di valutazione dei rischi in tutela dei propri dipendenti ma la situazione reale al quale ho assistito per anni è che spesso l’onicotecnica è titolare di se stessa e non avendo imposizioni in questo senso, non se ne occupa, o nei casi peggiori ignora tale indicazioni spesso proprio per ignoranza in materia o per superficialità, e si trova ad inalare queste pericolose polveri e micro polveri per anni senza comprendere appieno di quanto potrebbe costargli poi.

Innanzi a tutto va ridotto il più possibile il contatto con la polvere da limatura, e il tempo di esposizione, come? Usando tutti gli accorgimenti possibili quali DPI (dispositivi protezione individuale) quali guanti, mascherine, occhiali, e perfino abbigliamento di protezione, che vanno adeguatamente indossati per tutto il periodo di esposizione, più o meno per essere protetti dovremmo presentarci alla cliente così:

Così facendo riduciamo il livello di esposizione delle polveri a contatto, sì si potrebbe ridurlo anche riducendo le ore lavorate ma credo che questa soluzione sebbene la più gradita, sarebbe poco congeniale per chi deve guadagnarsi da vivere no?

Fremo restando i DPI, la soluzione migliore sarebbe quella di controllare la fonte della polvere, cosa difficilmente controllabile, ecco che la soluzione più efficiente e radicale attuabile è l’adozione di aspiratori efficaci in grado di prelevare la polvere prima del contatto e l’inalazione, ma attenzione sto parlando di apparecchi con una potenza tale in grado di catturare per molte ore senza cali di aspirazione le polveri nell’area di lavoro prima che vengano sparse nell’ambiente, ma la potenza non basta, il sistema filtrante deve essere efficiente e certificato, a poco servono i classici aspiratori come questo

che hanno un semplice sacchetto in tnt per la raccolta delle polveri più grossolane, tralasciando le più pericolose polveri sottili, a dirla tutta a mio avviso dovrebbero essere vietati in particolare per un uso professionale in quanto danno una falsa protezione e non tutelano assolutamente la salute del lavoratore.

In commercio esistono vari sistemi più o meno potenti per la cattura delle micro polveri da limatura dei prodotti acrilici polimerici, ma da quel che so solo uno ha la certificazione di classe H che certifica il trattenimento delle micro polveri cancerogene, se vuoi un approfondimento di questo sistema puoi vedere qui un video su youtube durante il quale ne spiego le caratteristiche.

Riassumendo

  • Informati e approfondisci quali sono i rischi che stai correndo nel tuo lavoro, e quali possono essere le conseguenze da un’errata protezione.
  • Adotta un sistema efficace e certificato che catturi le polveri e ne eviti l’inalazione.
  • Adotta i dispositivi individuali di protezione, guanti mascherina e occhiali e usa abbigliamento specifico per il lavoro da lavare frequentemente.

Appendice

Qui di seguito alcuni link di approfondimento:

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