Il sistema acrilico per la ricostruzione delle unghie
Conosciuto con vari nomi ad esempio unghie in resina, unghie in porcellana, unghie in ceramica ecc… sostanzialmente il sistema acrilico si compone di due prodotti, i polimeri sotto forma di polvere e il monomero sotto forma di liquido, miscelati assieme al momento dell’uso formano una sorta di pasta gelatinosa in gergo chiamata perla, che gradualmente si polimerizza all’aria in un tempo variabile in base a vari fattori quali tipo di materia prima, tipo di catalizzatori presenti nel prodotto, temperatura ed umidità dell’aria, quantità usata di prodotto.
Prodotti base del sistema per ricostruzione unghie in acrilico
Esistono diversi tipi di monomeri normalmente sono trasparenti o tendenti al blu, una delle loro caratteristiche principali è quella di determinare, anche in funzione del polimero usato, il tempo di polimerizzazione del prodotto ottenuto dalla miscelazione con i polimeri, é importante dunque al momento dell’acquisto chiedere informazioni al fornitore, per esempio un sistema acrilico super rapido potrebbe mettere in difficoltà una neofita che necessita di maggior tempo di modellamento, al contrario un’onicotecnica esperta che lavora un prodotto lento, si troverà a dover attendere sprecando tempo prezioso. Di polimeri ve ne sono di molte colorazioni, se tutti sono idonei alla creazione della struttura della ricostruzione, è anche vero che spesso commercialmente troviamo una suddivisione fra polimeri costruttori e polimeri colorati, in quanto per ottenere un’unghia più naturale si useranno polimeri con colorazioni più soft per esempio trasparenti, varie tonalità rosate da molto chiaro a molto scuro, pesca, salmone, tutte tonalità che vengono riconosciute come colorazione “naturale” o ”nude” mentre fra i colorati potremmo annoverare colori molto più decisi come rossi, gialli, verdi, blu e loro derivazioni, colori che oggi vengono usati in particolare per creare decorazioni ed effetti particolari, spesso si decorano le unghie in acrilico anche con i gel colorati, ma nel caso si volessero creare decorazioni in rilievo e dalla struttura anche molto complessa, il sistema acrilico è ineguagliabile, tanto da avere una sua specialità nelle competizioni dove l’unico limite è la fantasia.
Esempio di ricostruzione unghie estrema in acrilico
Questo sistema risulta essere il primo ideato per la ricostruzione delle unghie, sebbene nel tempo vi siano stati miglioramenti sul profilo chimico dei prodotti, ha lo svantaggio di avere un odore pungente, e in ambito professionale, deve essere estratto dai locali per mezzo di una adeguata aspirazione al fine di evitare una eccessiva esposizione e scongiurare il rischio di malattie professionali, qualora non sia possibile adottare sistemi di aspirazione si consideri che a nulla servono le mascherine in tessuto e insufficienti sono quelle a carboni attivi, possono essere idonei specifici DPI (vedi immagine di esempio sotto) che tuttavia sono poco presentabili davanti alla cliente, vi sono in commercio delle resine senza odore “odorless”ma tendenzialmente oltre ad essere meno adesive sull’unghia, non garantiscono necessariamente una migliore salubrità dell’aria inalata.
Esempio di DPI (Dispositivo di Protezione Individuale) di tipo filtrante per esalazioni da prodotti chimici
Come già detto un vantaggio innegabile di questo sistema, é di poter eseguire praticamente qualsiasi forma di desideri, anche molto artistiche dato che è possibile in parte gestire la polimerizzazione e la densità del prodotto durante l’uso, quindi la possibilità di creare ricostruzioni anche molto lunghe in più passaggi, ecco che nei paesi dove sono richieste unghie lunghissime il metodo acrilico è ben presente, offrendo di fatto una forte adesione anche su unghie difficili.
Come si svolge l’applicazione del prodotto?
Per ottenere un buon risultato non basta un ottimo prodotto, si devono padroneggiare le tecniche di applicazione per le quali servono dei corsi pratici seguiti da molta pratica e da successivi corsi di perfezionamento, semplificando i passaggi base sono questi:
1)Dopo aver opportunamente preparato la lamina ungueale, in un bicchierino di vetro o di polietilene (il vetro offre maggiore stabilità) si versa del monomero.
2)Nel monomero si intinge un pennello della dimensione adatta che sia tassativamente in setole naturali, le più indicate sono quelle in pelo di martora Kolinsky.
3)Il pennello bagnato viene sfiorato lentamente e di punta sulla superficie dei polimeri scelti, la polvere bagnandosi si addenserà sulla punta del pennello formando una pallina che viene comunemente chiamata perla.
4)Si deposita la perla sulla parte prossimale dell’unghia appositamente preparata e si inizia a modellarla con delle pressioni del pennello combinate a trascinamenti.
5)Se necessario si continua con l’applicazione di altre perle di acrilico proseguendo verso la parte distale fino al completamento, la ricostruzione come detto può essere molto più lunga dell’unghia naturale, eseguita con l’ausilio dell’ applicazione delle nail tip o su supporto con cartina adesiva.
6)A polimerizzazione ultimata si lima per modellare sia il perimetro che la parte superiore della ricostruzione fino a raggiungere la forma finale.
7)La resina risulterà opaca, e dev’essere lucidata non solo per un aspetto più desiderato ma per proteggerla dall’assorbimento di sostanze che la sporcherebbero. Nel caso si volesse un effetto matt conviene applicare un apposito top opaco. La lucidatura tradizionale richiede il passaggio in successione di lime a grana sempre più sottile fino alla grana oltre il 1000, addirittura si applicavano delle paste abrasive con un tampone in camoscio, tali tecniche sono ormai abbandonate a favore di appositi gel lucidanti per acrilico che si polimerizzano con lampade UV e garantiscono un risultato migliore con un tempo di applicazione molto più rapido.
In alternativa nuove generazioni di lime lucidanti rendono la lucidatura manuale decisamente più agevole e veloce del sistema tradizionale.
Considerazioni finali:
Il sistema acrilico in alcuni paesi come negli U.S.A. e parte del sud America, è il più diffuso probabilmente per una serie di fattori quali, per esempio clienti con unghie lunghe, metodo più radicato essendo nato in quel paese, costi più bassi dati dalle vendite elevate, diversamente nei paesi europei e in particolare in Italia, dove la massa dei consumatori non richiede unghie estreme e l’avvio del mercato coincide quasi con la nascita dei gel, vengono preferiti altri metodi ma anche qui per chi ha la vena artistica il sistema acrilico è impareggiabile.
Sicuramente il sistema acrilico richiede più manualità di altri metodi e tempo di apprendimento per arrivare ad un risultato impeccabile ma è anche quello che offre maggiori soddisfazioni dal punto di vista di espressione professionale.
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